sabato 30 agosto 2014
Settembre!
mercoledì 13 agosto 2014
lunedì 11 agosto 2014
#imieiviaggi
Massimo Fabiani |
Per Noi tutto questo è:
"Wine Is...Food! 3.0"
Umberto Fabiani |
Francesco Bisaglia |
Matteo Tassi |
Sara Tomei |
Stefano Annicelli |
Stefano Mollaioli |
Marco Sargentini |
Claudio Sargentini |
E' la nuova New-Entry di Settembre! |
Vincenzo Loki Loccisano |
#lokicocktail
The Seven Thai
Rivisitazione di un grande classico tiki tra i più diffusi al mondo.... poiche' la magia della rivoluzione sta nelle mani del Bartender.....
A base di un rum proveniente dalle isole del pacifico Seven Tiki che dona morbidezza e rotondità all opera....
4cl Seven Tiki Dark Rum
3 cl Grand Marnier
1 Tea Spoon di Orzata
1/2 tea spoon di polvere di cannella
6 cl di Melone Fresco.
Il tutto ben ammalgamato da un power shake e filtrato su un ampia coppa piena,di ghiaccio per favorire l ossigenazione!
Questo è solo l'inizio.....
#attualitá
Quell’allarme globale dell’obesità.
E’ allarme. Planetario: in tutto il mondo, gli uomini, le donne e i bambini sono sempre più grassi.
Questo è il risultato sconfortante e definitivo che, la rivista medica Lancet, ha pubblicato nel suo ultimo numero.
Lo studio è stato sviluppato analizzando i dati provenienti da 188 paesi sparsi in tutto il pianeta. Dati che si riferiscono all’ultimo trentennio dove, il dato costante è uno solo: l’aumento, senza continuità di sorta, del numero delle persone obese e sovrappeso. Nel 1980 erano 857 milioni le persone afflitte da questo grave problema, nel 2013 sono diventati 2,1 miliardi.
Il dato agghiacciante dello studio ci dice che, oggi, in tutto il globo terrestre, a essere troppo grasso è un abitante sub tre. Attenzione: questi dati non parlano (e non sono riferibili) solo ai cosiddetti paesi sviluppati. Il problema dell’obesità si sta allargando (a dismisura) anche in quelli emergenti.
Perché si sta verificando tutto questo?
La risposta a questo quesito è semplice e al tempo stesso inquietante: in nessun paese le campagne di prevenzione hanno funzionato. I ricercatori che hanno condotto lo studio aggiungono: “L’obesità è diventata una delle sfide principali per la salute mondiale”.
La ricerca fa parte del Global Burden of Disease Study, si tratta di un progetto sulla salute pubblica lanciato nel 1990 dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalla Banca mondiale. Il progetto aveva (e ha tuttora) lo scopo di valutare il peso delle malattie sulla qualità delle nostre vite.
Sul tema specifico del sovrappeso e dell’obesità, il Global Burden of Disease Study, nel 2010 li indicava come causa di 3,4 milioni di morti in un anno. Le cause dei decessi sono attribuibili, a cause di malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, ma anche vittime di disturbi osteoarticolari, ginecologici, digestivi e di molti tipi di tumore.
Lo studio pubblicato da Lancet nel suo ultimo numero, si avvale di dati che sono stati raccolti e studiati, da circa 150 scienziati da tutto il mondo: la Fondazione Bill&Melinda Gates, ha contribuito non poco alla raccolta di questi dati che, come osservavamo all’inizio costituiscono un vero e proprio allarme. Un allarme generale perché descrivono una situazione che non fa che peggiorare.
-I numeri dell’allarme planetario
Gli adulti in sovrappeso e obesi, nell’arco di poco più di 30 anni sono passati dal 29% della popolazione maschile al 37%.
E le donne? Non stanno affatto meglio: se 30 anni fa il 30% di esse erano obese o sovrappeso ora sono al 38%.
Uno dei dati più allarmanti riguarda i bambini che vivono nei paesi più poveri: stanno rapidamente diventando sempre più grassi. Oltre a questi dati, la ricerca ha evidenziato alcuni dati record: a Tonga, il 50% degli adulti è obeso. Allargando il discorso alle sole donne, questo primato se lo sono guadagnato il Kuwait, Kiribati, Stati Federati di Micronesia, Libia, Qatar e Samoa. Tuttavia il numero più alto di obesi risiede ancora negli Stati Uniti (qui un adulto su tre è troppo grasso) ma, il triste primato è già insidiato e tallonato da paesi emergenti come India e Cina (questi due paesi insieme ospitano il 15% di tutti obesi del mondo).
Il dato che più allarma gli scienziati è quello che registra l’aumento peggiore nei paesi in via di sviluppo. A fronte di questo allarmante dato gli scienziati sottolineano una nota interessante: “Nei paesi sviluppati gli uomini sono sovrappeso più delle donne, mentre in quelli in via di sviluppo sovrappeso e obesità sono più frequenti nelle donne che negli uomini”.
Il dato è confermato dal primato di paesi come: Egitto, Arabia Saudita e Honduras. Qui le donne sono sempre più obese.
Durante le lunghe fasi dello studio, gli scienziati sono anche riusciti a trovare una nota positiva: “Il tasso di aumento di sovrappeso e obesità è stato maggiore tra il1992 e il 2002, ma sta rallentando nell’ultimo decennio specialmente nei paesi sviluppati".
-2025: L’Oms guida l’emergenza contro l’obesità
Il dato sottolineato dagli scienziati rifletterebbe l’interesse sottoscritto dagli stati con l’Oms. Si tratta di un impegno che, nel 2025, dovrebbe porre un freno all’emergenza in tutto il pianeta.
Tuttavia ancora non basta. E’ ancora troppo poco, almeno questo è il parere dei ricercatori che sottolineano: “A differenza degli altri rischi maggiori per la salute globale, come il tabacco e la malnutrizione infantile – spiega Emmanuela Gakidou dell’Università di Washington e firma della ricerca – l’obesità globale non sta affatto decrescendo”.
I prossimi anni dunque rivestiranno un’importanza capitale nella difficile lotta contro, la piaga globale dell’obesità.
Scritto da
Umberto Fabiani
(Fonte.:who.int;gatesfoundation;lancet;nyt;larepubblica)
Link
-who.int
-www.gatesfoundation.org
#ATAVOLACON
Questo post non parla di cucina, non parla di barbecue e credo che, alla fine dei conti, non parli neppure…si esprime a gesti, come due amici che cercano di ordinare da bere in un locale rumoroso.
E’ una piccola fotocronaca di due emiliani a Trastevere.
Forse da piccoli avete visto qualche film, o cartone animato, dove c’era un americano che veniva spedito indietro nel tempo ai tempi della tavola rotonda, l’idea era di Mark Twain ma non è questo il punto.
Il punto è la scoperta, anzi la riscoperta, non di quello che Trastevere sia in realtà, ma la trasformazione dell’idea stessa di Trastevere nella mente, e attraverso una macchina fotografica, dei due emiliani in gita.
Le foto sono di Filippo Macchi, le parole provo a metterle io…l’atmosfera è quella di una Roma o di un idea di essa…e barista…2 gin tonic in fondo al bancone.
La Roma che va di fretta e la Roma che aspetta con eleganza.
Quella che ama gli animali, sempre, e che a volte odia i padroni.
La Roma che di giorno non esiste.
Quella che fatica e spignatta per il cacio e pepe dei turisti.
…la Roma che si chiude in se stessa.
O che si apre come a respirare dopo un apnea di secoli.
La roma dei numeri pari sul lato dei numeri dispari…
…e la roma che accetta bene o male tutti, sia che cerchino fortuna in città…o in altre destinazioni…
La Roma spiata da una grata.
O vista dal basso come li cani…o li gatti.
La Roma con le seggioline dalla parte del torto, perché i posti di chi aveva ragione erano già tutti occupati.
La Roma di chi crede nell’amore.
…e di chi si artiglia ad un vessillo di fede.
La Roma di chi stà stretto in una piccola fessura.
…e di chi si gratta il sedere libero…senza vergogna e senza paura.
C’è la Roma di chi spera e parla del futuro.
E quella che il futuro lo vede piccolo e lontano.
…ma ancora lo vede…almeno.
A Roma, come in tutto il mondo, le scale hanno 2 vie…
…ma sembra sempre che picchino verso l’abisso.
Ma se ci credi e hai fortuna, anche dietro l’angolo più cupo…
…una seggiolina dalla parte del torto la trovi sempre.
#sportedintorni
Il campionato passato con la Juventus dei record, la sorpresa Roma ed il flop delle milanesi;
Il calciomercato e tutti i fantomatici scambi che ci propinano i giornali nelle loro pagine da riempire;
La stagione europea ed il suo epilogo con il derby di Madrid come finale Champions;
I mondiali appena finiti con la vittoria della Germania e la delusione dell’Italia;
La lotta per i diritti tv
Ma credo che per iniziare a parlare di calcio, si debba partire da ciò che realmente è la chiave portante: la passione delle persone.
Anzi le tv se ne approfittano lucrando appunto sulla cosa più importante tra le cose futili, aumentando i prezzi, dividendosi le “esclusive” ed obbligando chi vuole assistere allo spettacolo ad avere le varie piattaforme. D’altronde reprimere la Passione lo fa anche chi gestisce gli stadi, mettendo i settori “popolari” a prezzi impopolari, non curandosi invece di rinnovare strutture fatiscenti o migliorarne il confort e la visibilità.
Sono stati definiti utenti, li hanno chiamati clienti, ma nessuno mai ha voluto vedere quel binomio, quel dualismo, quell’antitesi che fa contrapporre gli interessi alla passione, i soldi al cuore. E sono proprio quel cuore e quella passione che fanno svegliare alle 3 di notte per partire in una gelida mattina di inverno insieme ad altri “fratelli” incurante di freddo e pioggia, neve e gelo, che fanno fare centinaia di km per arrivare in uno stadio scoperto per vedere una partita, una squadra, 11 maglie, per portare in alto il vessillo della propria squadra, della propria città.
Caro biglietti, pay tv, tornelli e restrizioni varie, tessere per vedere partite in casa, per vederle in trasferta, per non vederle, strutture fatiscenti, nessuna di queste cose fermerà la Passione… Noi non supereremo mai questa fase!
Questo primo articolo non è un vero e proprio articolo, ma una dedica:
Alle curve degli anni 70 e 80
A chi pressati dentro una macchina con altri quattro “animali” e con altri 500 km da fare si sente come un re sul trono
A tutte le tifoserie calde passionali, che non lasciano mai sola la squadra
A chi ritiene “febbre a 90” l’essenza del calcio
A chi quando suona la sveglia di notte e deve alzarsi per andare in trasferta, rimane un istante tra il tepore delle coperte e pensa: “dai che oggi vinciamo!”
A chi gioca ancora a Subbuteo
A chi di notte si rivede le cassette storiche
A chi da piccolo sognava di giocare con quella maglia e il numero 10 sulle spalle
A chi a 30 anni ancora ci spera
A chi ci ha lasciati con la Roma, la mia passione, nel cuore